Verso Industria 5.0
Proprio quando industria 4.0 ha raggiunto il culmine della sua portata, ecco che è già arrivato il momento di Industria 5.0: vediamo cosa comporterà questo passaggio
L’innovazione tecnologica e digitale si sviluppa ad un ritmo esponenziale e pressoché incontrollabile, proprio per questo non appena si è cominciato a familiarizzare con la tematica “Industria 4.0” si è cominciato a parlare di “Industria 5.0”.
Ma di cosa si tratta? E soprattutto cosa comporterà il suo avvento?
Innanzitutto il nome “Industria 5.0” è legato al fatto che si tratta della quinta rivoluzione industriale: facciamo un passo indietro e vediamo le quattro precedenti rivoluzioni che sono servite per arrivare a questo punto.
- la prima rivoluzione Industriale coincide con la meccanizzazione attraverso l’acqua e la forza del vapore
- la seconda ha visto come protagonista la produzione di massa e l’utilizzo di energia elettrica, ferro ed acciaio
- la terza ha rappresentato la comparsa di computer e automazione
- partita nel 2010 in Germania, la quarta rivoluzione industriale ha, invece, come focus nell’interconnessione e digitalizzazione, fabbriche intelligenti e comunicazione attraverso IoT (Internet of Things).
Industria 5.0 farà un ulteriore passo in avanti, sfruttando la collaborazione tra macchinari sempre più avanzati e la creatività dell’uomo, la quale verrà sfruttata a favore di un maggiore equilibrio tra tecnologia ed esseri umani. Svanisce, quindi, la rinomata competizione tra uomo e macchina per lasciar posto ai cobot, ossia robot collaborativi impiegati nei processi industriali più semplici e ripetitivi lasciando spazio all’estro dell’uomo per i compiti più complessi. A fianco dei cobot, i protagonisti saranno i bot, applicazioni software intelligenti.
- La spinta viene dall’evoluzione di tecnologie in vari settori, come AI, IoT e ICT. Sappiamo che l’automazione industriale è stata uno dei cardini di industria 4.0: per quanto riguarda Industria 5.0, invece, il nucleo sarà rappresentato da sostenibilità, resilienza e rivalutazione della figura dell’uomo all’interno dei processi produttivi sempre più orientati all’automazione.
- Sostenibilità→ strettamente connessa all’economia circolare e all’efficienza energetica, si cercherà di conciliare competitività e sostenibilità procedendo con una transizione che utilizza tecnologie rispettose e curanti dell’ambiente.
- Resilienza→ riferita allo sviluppo di ulteriore robustezza nella produzione industriale riducendo al minimo le interruzioni e tutelando le infrastrutture in caso di criticità.
- Uomo→ la tecnologia verrà utilizzata per adattare i processi produttivi alle esigenze del lavoratore senza permettere che gli vengano intaccati diritti come privacy, autonomia e dignità umana e rendendolo autonomo grazie a dispositivi digitali che garantiscono una prospettiva antropocentrica
Quando entrerà in scena Industry 5.0? Per il momento è prematuro parlare di un avvento imminente, in fondo non sono ancora state vinte tutte le sfide lanciate da Industry 4.0. Quel che è certo è che le imprese adotteranno i principi della nuova fase solo quando saranno realmente pronte a farlo. Le premesse affinché l’Italia possa essere protagonista anche in questo scenario ci sono, così come è presente in abbondanza la creatività necessaria per arrivare ad una produzione più personalizzata guidata dalla mente umana.
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