Seleziona una pagina
cyber-security-trizeta
cyber-security-trizeta

Realtà aumentata, realtà mista e realtà virtuale: vediamoci meglio.

La pandemia legata all’epidemia di COVID-19 non ha potuto che potenziare in maniera esponenziale l’utilizzo delle tecnologie digitali negli ambienti lavorativi e personali, in particolare della realtà virtuale. Essa, però, è suddivisa in tre diverse tipologie: vediamone assieme dettagli, strumenti e ambiti di impiego.

La realtà aumentata è la visione dal vivo di un ambiente fisico: disponibile utilizzando appositi visori (smart glasses come gli Epson Moverio) o semplicemente la fotocamera di smartphone o tablet, essa aggiunge elementi digitali alla vista reale. L’AR aumenta la percezione del mondo offline sovrapponendo ad esso elementi del mondo digitale.

Gli ambiti più celebri in cui ha trovato finora applicazione sono:

  • Gaming: a partire dal 2016, con l’uscita di Pokémon Go;
  • Didattica: l’azienda italiana Marshmallow games sta integrando sistemi di AR nelle sue applicazioni educative;
  • Assistenza tecnica: da remoto, il servizio di assistenza viene migliorato e ciò implica inoltre un concreto risparmio di tempo ma anche di costi per i viaggi e le trasferte di personale qualificato (ADeGO di Trizeta ne è l’esempio);
  • Architettura: basta pensare ad Houzz, piattaforma online impegnata nella progettazione di interni che permette di provare gli arredamenti all’interno della propria casa senza il bisogno di recarsi nel negozio fisico;
  • Health Care: i medici stanno implementando visori di realtà aumentata per avere a portata di sguardo tutti i dati del paziente inclusi modelli della TAC.
trizeta-realta-aumentata-pokemon-go

La realtà virtuale, invece, è la tecnologia che prevede la generazione da computer di un ambiente totalmente digitale che è possibile esplorare e scoprire.
In questo caso l’immersione nel mondo virtuale è completa, escludendo così ogni aspetto del mondo reale. Una sorta di nuova dimensione costruita da zero in cui l’utente viene trasportato attraverso particolari visori.
I dispositivi collegati sono generalmente HTC Vive, Oculus Rift o Google Cardboard.
Anche qui, molte sono le applicazioni, tra le quali: videogaming, architettura e interior design, medicina, ma anche training di vario tipo (per piloti di aerei ai primi voli, per esempio).

cyber-security-trizeta

Cos’è la realtà mista (“mixed Reality”, MR)?

Si tratta della fusione tra AR e VR (ma anche del mondo fisico e digitale) che rende possibili nuove interazioni tra uomo, computer e ambiente. Più immersiva rispetto alla realtà aumentata, la realtà mista non si limita a sovrapporre gli elementi virtuali alla realtà ma li ancora ad essa così che l’utente possa interagirvi vivendo un’esperienza dinamica.
Viene usata nel settore educativo per far immergere gli studenti nell’ambito dell’apprendimento. Applicata anche nel settore della medicina, da un lato permette a studenti e giovani chirurghi di fare pratica (per esempio nell’ambito delle simulazioni chirurgiche) e dall’altro supporta i medici durante le operazioni.

    Data la capacità di interagire sui modelli virtuali, essa viene utilizzata anche nel settore dell’ingegneria e dell’arredamento, permettendo di correggere eventuali errori prima che la produzione inizi.

      La realtà mista ha trovato curiosamente spazio anche nell’ambito militare: 22 miliardi di dollari in 10 anni è quanto l’esercito degli Stati Uniti avrebbe pagato a Microsoft per avere 120.000 unità dei visori IVAS di realtà mista basati su HoloLens e i servizi cloud di Microsoft Azure. L’utilizzo previsto riguarderebbe non tanto l’aspetto prettamente militare ma piuttosto il miglioramento della sicurezza e dell’efficienza dei soldati.

        Concludendo, grazie all’applicazione della realtà virtuale (intesa in senso ampio e generico), lasciando da parte l’ampio utilizzo nell’ambito ludico, attualmente si ottengono numerosi ed importanti vantaggi e benefici, tra cui:

        • riduzione dei rischi nelle operazioni più delicate (v. ambito chirurgico e aeronautico)
        • miglioramento del servizio nonché riduzione di tempi e costi necessari a sostenere le attività di manutenzione (v. ADeGO)
        • potenziamento della didattica.